giovedì 30 giugno 2011

Bugiedisilenzio

"On the first page of a story the future seems so bright"

Quando si decide di avvicinare due vite si dovrebbe tenere a mente che dall'altra parte, sotto i vestiti e sotto quella pelle che si bacia a non finire, c'è un cuore come il nostro. Ma non lo si fa quasi mai, si corre, si corre verso quel mare di emozioni che gli inizi promettono sempre.
Io voglio provarci ad essere migliore.
Io voglio provare a comportarmi bene, almeno ad essere sincera.

Ho problemi con la sincerità, io un po' me la sono dimenticata. Tra il tenermi mia e il mentire, a volte perdo i confini. E mi annodo.

Forse non si è mai pronti ai nuovi inizi, forse io non ero neppure pronta ad essere pronta. Ma io non ci credo tanto "al momento giusto".

lunedì 27 giugno 2011

Fa rumore

Cosa ci sia di sbagliato in me, me lo chiedo troppo spesso. Cosa non mi fa essere abbastanza per te, per lei, per me. Cosa mi fa fuggire i pensieri, cosa mi fa immaginare come sia lei al mattimo, cosa mi fa immaginare le sue mani.
E sapere comunque che nulla potrebbe e tenere lo stesso nel cuore un laccio chiuso stretto, e non riuscire ad essere una, non riuscire mai ad essere due.

Non mi vorrei.

venerdì 24 giugno 2011

Quiet times

SoLa fedeltà.

Cosa rende fedeli? Cosa rende infedeli?
Quella fame di vita che divora dentro, quella fame di esperienze e pelle.
Invece fermarsi e sentire che non si sta perdendo nulla.
A me la fedeltà stupisce. E questo mi desta come di notte un rumore violento.



Una canzone dice:
"Correrò via, sono sicura di appartenere ad un altro posto,
ho visto l'altro lato di tutto,
l'ho visto e mi fa chiedere continuamente dove sia la mia famiglia."


Un giorno, tornando da un viaggio,ho sentito il mio cuore a casa. Da allora sono diventata un animale braccato che non sa più fidarsi e riposare. Dormo sempre con un occhio aperto. Ferita. Impaurita.

Ferisco.

giovedì 23 giugno 2011

E se si prendesse un libro intitolato ''Tredici racconti'' e finito il dodicesimo si girasse la pagina e la si trovasse bianca?

lunedì 20 giugno 2011

omertà

Evito ormai anche di scrivere le parole ormai già dette, le parole che deludono ancor prima me.
E mi chiedo se non sia tutta un'illusione, mi chiedo cosa ci sia di vero oltre il dolore e il sorriso.
Mi perdo in un letto dal copriletto rosso, respingo lacrime su di un copriletto blu.
Di tutto il misto che sono non ho parole.
Un tramonto in riva al lago e ti chiedo se tu sia cresciuta con questo negli occhi. Di una maglietta ed io vorrei afferrarti e fermarti, fermati un momento ti prego.
Dov'è il senso del tempo che scorre e la coerenza della felicità?
Non mi arrendo al silenzio. Ma smetto di parlare le parole che ormai fanno schifo a tutti. Anche a me.

Mi vergogno per l'incoerenza che mi sento tra le pieghe della pelle. Mi vergogno per le bugie che racconto, le omissioni che taccio, le richieste che escono a gran voce. 

se non lo dici non esiste. se non ha nome non esiste. se smetto di pronunciarlo perderà valore. 
Spalle doloranti e cuore teso.

sabato 18 giugno 2011

I segreti, come le bugie amano la compagnia.

giovedì 16 giugno 2011

Kawasaki

Accetto che sia così. Mentre accendi la moto, respiro e ti immagino mettere il casco e i guanti.
Rimaniamo in un abbraccio.
Non ho scelto io di non averti nella mia vita, non ho smesso io di sognare di amarci, tu.
L'effetto che mi fai, farai è tuo. Sei tu.
Accetto e penso che questo sia un pezzo di cuore che rimarrà così, forse è giusto.

Le persone che abbiamo amato non smettiamo mai di amarle, cambiamo il modo in cui lo facciamo. Ci adattiamo, le facciamo adattare.

mercoledì 15 giugno 2011

allo specchio - in a vortex

Mentre mi parli del tuo telefono io vedo quel che ho in me.
Io vorrei qualcuno che non debba dimenticare nessuno. Vorrei qualcuno con i conti già fatti, che voglia me. Qualcuno che non è dettato dalla paura. Qualcuno pronto a bruciarsi di nuovo.
Io e te ci assomigliamo nella nostra paura di farci male, di cadere e sentirci andare in pezzi nuovamente.
Ci teniamo il passato attacato al cuore.

e non so come si costruisce questa relazione perchè non so come costruire me stessa. non so cosa sia giusto e sbagliato. Le relazioni richiedono verità ed io nascondo tante cose. Le relazioni richiedono reciprocità ed io forse chiedo più di quanto do. vorrei le misure giuste da prendere, vorrei non doverle costruire io perchè non so come si fa.
Vorrei fosse più semplice stare in due. Io credo che ci sia qualcuno con la quale stare insieme sia facie, esiste? o il bello è la lotta per combaciare, per venirsi in contro, per trovarsi. Conosco già le risposte a queste domande, aspetto di viverle.

lunedì 13 giugno 2011

Arriva un punto in cui smetto di parlare.

Non sono la fidanzata dell'anno, non lo sono anche quando sento di non avere cuore che per te.
Ma sono stanca di contare ed annotare le mie mancanze, i miei spicchi di cuore privati, il mio non essere abbastanza. Sono stanca di chi mi recrimina che non sono innamorata, che si sente il mio tenermi mia, il mio non concedermi del tutto. Sono stanca di chi mi fa sentire in colpa per l'impegno che metto o non metto con te. Nessuno annota le premure che ho per te. Lo shampoo alla camomilla per i tuoi capelli biondi, le tovagliette per la cena, i chilometri alle 11 di sera solo per dormire con te, tra le tue braccia. Nessuno annota l'amore che sento crescere nel cuore e la mancanza che sento di te se tu non ci sei ad una cena, ad un compleanno.

E tu?

Compro tazze uguali per la nostra colazione, così per averne di nostre. Tazze che non trovano un posto nel tuo armadietto già pieno e rimangono sul piano della cucina fino a quando io apro un nuovo armadietto e le metto dentro.
Ma io non voglio stare accanto a nessun'altra. Io vorrei un posto mio dentro lo spazio che viviamo noi.
Io sono più grande di due cassetti di un comodino, sono più grande di un beauty che fa avanti e indietro nella mia borsa. Se vuoi che ti ingombri la vita, come mi chiedi, allora lasciami spazio per farlo. 

Siamo in tre.

giovedì 9 giugno 2011

chiudo gli occhi

Se io guardo davanti a me so esattamente cosa vorrei. so cosa mi piace e cosa non mi piace. so anche delle continue maree che sconvolgono un'anima. so degli infiniti cambiamenti che interessano le vite. so delle sorprese che neppure riesco a contare. so delle persone meravigliose e piene che incroceranno il mio andare. so che i miei desideri muteranno col tempo, così le esigenze. il futuro non è mai quello di una volta.
Ma tolte tutte le variabili rimane, come luce nel vento, quello che so essere io.
Con i miei gusti, le mie forme di piacere, le mie paure, il mio essere infantile che vorrei circoscrivere, il mio tono da seria, le mie insicurezze, il mio gelato preferito. 
E la persona che sono io vorrebbe libri impilati di fianco al letto e stampe da guardare sdraiate.

Felicità ammette solo forme al plurale trovando solo un singolare.

lunedì 6 giugno 2011

Accettare è un verbo difficile.

Ci sono ricordi, miei, che a volte vorrei raccontare, ma non trovano interlocutore.

A volte ho l'impressione di non sapermi fermare per sentire senza il brusio dei pensieri che ho sempre nella testa.
Mi rileggo, parole prima di molto già passato, dopo troppo già accaduto.

Lo sforzo più grosso è accettare che non sempre spetta a noi fare qualcosa, non possiamo fare niente. A volte altri decidono per noi. Accettare è un verbo difficile.

venerdì 3 giugno 2011

Davvero?

Che a volte poi la vita è così. Di una storia, dopo anni, che finisce e di una casa nuova da trovare in fretta ed è bellissima. E' un'esistenza che comincia nuova.
Di una stilettata al cuore che non smette mai, ma chiudo lo stipetto della tua cucina e mando un messaggio. 
Di una me che mai è stata fatta sentire così piccola e ingenua, ma non riesco a convincermi del tutto. Mi hai fatto male in una notte di giugno.
"E' difficile essere felici in due, anima." 
Del mio sorriso in una stanza buia illuminata solo con i contro e due quarzi.

Non riesco ad essere la donna che vuoi anche quando lo sono per davvero. La tua paura di perdermi supera ogni altra possibile parola. Io lo so, io c'ero quando il cuore partiva, irrazionale, al galoppo. Ed io dico, non c'è modo di fermarlo. Non ti fidi di me. E, per una volta, ti sbagli. 

mercoledì 1 giugno 2011

Amori

Alcuni tolgono il fiato, altri sono ossigeno.
Forse esiste un'età per ogni tipo. Forse una persona.
Non è una scala d'intensità, un metro di giudizio.

O si respira solo insieme o si respira anche da sole.
Eppure, per quanto riconosca la serenità di saper respirare anche da sola, io preferisco il fiato corto.