martedì 30 ottobre 2012

forse è tutto qui albero

Ho avuto paura di rimanere sola, ho elemosinato amore da chi non me ne voleva dare. Ho ricopiato schemi e ho sostituito alcune sporche movenze che avevo con lei,con te.
E la veritá è che ora ne ho abbastanza di questo gioco, di queste difese per persone sole. Io non sono sola perchè non mi sento più sola.

Tè bianco e pensieri

Ho parlato con chi mi aveva fatto davvero arrabbiare, ci siamo sedute davanti ad un buon pranzo e abbiamo parlato, direi che abbiamo chiarito, ma rimane un ma, forse dei ma.

ma n.1 - sono delusa da me stessa perchè mi aspettavo la guerra e invece abbiamo fatto la pace. Mentre torno a casa mi osservo in silenzio e capisco che la mia delusione viene da tutte le cose che ho detto solo a me, ma che non ho mai detto ad alta voce al mio albero. Tutte le recriminazioni che esplodono in me, ma rimangono silenti all'esterno. Ecco allora che io avevo, ho (?) tutta quella rabbia a caricarmi e che vorrei fare uscire, ma poi mi limito al motivo per cui ci siamo trovate per chiarire e quindi rimango con l'amaro in bocca.

ma n.2 - quanto sono disposta ad accettare di lei? E' una domanda che non mi ero mai posta fino a quando mi ci hanno fatto pensare. Quanto? E la domanda che ne segue spontanea è: il quanto dipende dal perchè e quale sarebbe questo perchè che mi farebbe accettare quel tanto o quel poco che accetto dall'albero? Io mi sento soffocare.

ma n. 3 - sono ancora estremamente suscettibile alla mia ex, ergo qualsiasi cosa la riguardi non mi lascia indifferente. Eh sì, sono gelosa e sì lo sono ancora di più se si tratta di voi due.
E mi chiedo perchè dovrei far finta che non sia così. Perchè mi renderebbe più matura? 

lunedì 29 ottobre 2012

manipura

Quando ho quel freddo che viene da un brivido più interno che dalla temperatura, quando mangio senza sentire i sapori e subito sento che il mio corpo non accetta quanto ho ingerito, quando il cuore batte tanto veloce allora è tempo di mettermi intorno al collo una sciarpa gialla e brucio un inceso che viene da un'amica un po' magica.

E' vero mi sono arrabbiata ed è vero che la rabbia è più verso le mie aspettative su di me che su quelle vero albero. E' vero che incosciamente ( e non solo incosciamente) voglio allentare questo rapporto, è vero che devo imparare ad ascoltare e domani lascerò a lei il tempo per spiegarsi.

Mi accorgo che mi arrabbio molto velocemente in questo periodo, mi arrabbio per quelle che reputo ingiustizie e inizio a pensarci a cento all'ora. E' vero che ho sempre la tentazione "di fare espoldere" le bombe, ma poi mi rendo conto di avere paura del conflitto, di sentirmi sempre un po' sulle uova quando dico la mia verità..ma forse questo è positivo, filtro la rabbia e la faccio uscire con le parole senza la crudeltà (be angry but not cruel! :) ). 

Mi sento al centro di una spirale di cambiamento, di presa di coscienza e sento che devo compiere delle decisioni per definire le mie parole di voce. Per allineare le idee alle mie azioni.

Quanto si chiede è quanto si è disposti a dare. (regola numero 12)

domenica 28 ottobre 2012

che alle fine mi chiedo sempre se ho il diritto di arrabbiarmi. sempre.

sabato 27 ottobre 2012

sono arrabbiata, ma così arrabbiata da essere delusa e disgustata.

venerdì 26 ottobre 2012

...e cosí a fine anno ti trasferisci. e ci tieni a precisare che è una scelta solo tua, nessuna donna implicata. e mi chiedi se io abbia qualcuno..ancora la signorina..? rispondo di sì. e intanto mi chiedo quando smetteremo di essere così gelose, così avide di notizie che non dovremmo chiederci. e non so come prendo questa notizia. mi ci fermo dentro a respirare. non cambia poi il corso della mia quotidianitá, cambia la possibilità lasciata al caso di poterci incontrare.  penso che non so se voglio vederti per salutarti. penso che vorrei,ma non ho voglia di un'ondata di dolore che solo i saluti con te portano. non si smette di amare. si smette di attaccarsi al dolore. e si va avanti.

giovedì 25 ottobre 2012

..dimmi cosa non ti è chiaro!




Sono un po' arrabbiata col mio albero!! E per una volta non per una delle mille cose non dette tra noi, ma per il non rispetto verso una mia scelta.
E' da gennaio di quest'anno, da quando lo yoga ha smesso di essere solo un'ora sul mio tappetino, che ho cominciato a sentire l'esigenza di pensare a quello che mangio, senza che nessun insegnante nella super non judgemental England me ne parlasse o si sognasse di consigliare nulla riguardo al cibo.  Ho cominciato io in prima persona a documentarmi sull'essere vegetariani, sui rischi, sui pro e i contro (da brava vergine!) e così ho cominciato a ridurre la carne e il pesce dalla mia dieta. Piano piano, togliendo principalmente la carne e lasciando il pesce ( che adoro!). Tutt'ora mangio sia carne che pesce, ma semplicemente molto meno e con la decisione che mangio alimenti di origine animale se sono invitata a cena e me li cucinano o, che ne so, se decido di farmi una bella serata sushi! (che farci? adoro il sushi!). Incoerente? Un po', ma è il mio corpo e la mia gola e decido io le quantità. La ragione di questa mi scelta? Etica. Trovo abominelvole dover costringere gli animali ad una vita terribile e chi siamo noi per sentirci superiori?!? e poi, come se non bastasse, anche la mia vita ne esce migliorata da una dieta prevalentemente vegetariana. E' vero sono intollerante ai latticini da ormai qualche anno ergo la mia dieta è già un po' ridotta (che poi..esistono formaggi che posso mangiare benissimo, la margarina, latte a percentuale bassissima di lattosio...e il latte di soia, di nocciale, di avena,etcetc!).

Detto questo, ma perchè il mio albero deve avere la presunzione di pensare che io abbia compiuto questa scelta per un motivo di controllo del peso?! Ne abbiamo parlato, non ho mai dato segni di inclinazione ad un qualche disturbo alimentare tranne quando ero adolescente e magari provavo per qualche settimana qualche american style diet da giornalino, non sono certo una di quelle a cui serva una dieta  e che quindi fa di questi pensieri un'ossessione..ora, se ti ho spiegato tutto questo e ti ho detto che la mia è una scelta etica e no, non è per una qualche smania yogica (tu poi me lo dici..tu che chissà come da quando faccio yoga io hai deciso di iscriverti a yoga?!?!), ma lo faccio perchè, semplicemente, lo trovo giusto per me e per il pianeta. Detto questo perchè ogni volta che mi inviti a cena puntualmente mi cucini carne per antipasto, primo e secondo?! Perchè mi proponi un pranzo di compleanno con salsiccia all you can eat?! Perchè!?
Vero che avevo detto che se me la trovo pronta, allora la mangio la carne, ma perchè farmela trovare pronta ogni volta che mi inviti a cena?!? ..e parliamo di almeno una volta a settimana..perchè!?

Che è da ieri sera a cena che ci penso..

mercoledì 24 ottobre 2012

con Yann Tiersen

Stamattina ho fatto il cambio armadio di stagione e per la prima volta ho buttato via un po' delle cose che mi aveva regalato Lei. Qualche jeans, una maglietta, qualcosa che era lì solo perchè sua e non perchè la mettessi veramente. Voglio pensare che sto facendo spazio.
Sto cambiando prospettiva, da quando sono cosciente di ciò che penso, dello spazio dei pensieri nella mia vita, dello spazio figurato e fisico del passato, sto provando a seguire i consigli che do.

martedì 23 ottobre 2012

Un passo alla volta

E' stata una settimana di quelle che ne avresti bisogno due per continuare a respirare. 

La mia lei ha finalmente inaugurato la sua attività e tutte le energie sono state lì, quasi interamente. Tanti sorrisi, tante paure, tanti abbracci a dire che andrà tutto bene e bisogna solo dare tempo. Il mio cuore è tutto lì.

Ma è stata anche una settimana tutta mia, nella quale ho messo a tacere voci troppo grosse che mi chiedo ancora come possano pensare di fare i life coach!! Mi sono arrabbiata tanto, troppi pensieri in quella direzione, sono riuscita con tutto il mio autocontrollo a non cadere nella trappola -dell'alzo la voce anch'io-, però ho usato la mia arma, quella che mi viene meglio di tutte, ho usato i miei occhi che dicono parlino più di tutte le mie parole..insieme a molte parole, ovviamente! ..e come sempre dopo sono nati i pensieri di tutti gli aspetti che richiedono un lavoro su me stessa per accettare e accettarmi. La compassione è un lavoro di tutta una vita!

Cito le regole di Daffo perchè più volte ci torna la mia mente. 

1. Rinunciare al bisogno di avere sempre ragione
“Preferirei avere ragione o preferirei essere gentile?” (Wayne Dyer).
 Se c’è differenza?! … Il vostro ego è davvero così grande?!

2. Rinunciare al bisogno di controllare
“By letting it go it all gets done. The world is won by those who let it go. But when you try and try. The world is beyond winning”.
 Lao Tzu

3. Rinunciare all’incolpare gli altri

4. Rinunciare al dialogo interiore distruttivo
“The mind is a superb instrument if used rightly. Used wrongly, however, it becomes very destructive”.
 Eckhart Tolle

5. Rinunciare alle proprie convinzioni limitanti
“A belief is not an idea held by the mind, it is an idea that holds the mind”.
 Elly Roselle

6. Rinunciare al lamento

7. Rinunciare al lusso della critica

8. Rinunciare al bisogno di impressionare gli altri

9. Rinunciare alla resistenza al cambiamento

10. Rinunciare alle etichette

11. Rinunciare alle paure

12. Rinunciare alle scuse
Invece di crescere e lavorare per migliorare noi stessi e la nostra vita, ci blocchiamo, mentiamo a noi stessi e usiamo ogni tipo di scusa. Scuse che al 99,9% delle volte non sono nemmeno reali.

13. Rinunciare al passato

14. Rinunciare all’attaccamento
Dove c’è amore non ci può essere paura, per questo attaccamento e amore non possono coesistere. Rinunciare all’attaccamento ci condurrà in un luogo dove saremo in grado di comprendere tutte le cose senza nemmeno sforzarci. Uno stato al di là delle parole. 

15. Rinunciare a vivere la nostra vita per le aspettative di altre persone

mercoledì 17 ottobre 2012

Preoccupati solo di essere felice.

venerdì 12 ottobre 2012

origini

A volte si deve ritornare alle basi per ricordarsi che prima di tutto si è piccoli e poi si ha significato. Oggi la mia pratica mi lascia il gusto dell'umiltà, dello scoprire come non ci sia nulla di cosí facile da poter essere tralasciato. E nella lentezza del movimento ne scopro la difficoltà. Mi chiedo quante volte io corra solo per la facilità dell'andare veloce e non fermarsi.

giovedì 11 ottobre 2012

every lasting success is rooted in honesty

Milano la sera mi  riempie sempre di un sorriso che metto in borsa. Mi piace passeggiare, la mani ad abbracciare chi viene da lontano e chi corre di fretta dopo una giornata lunga. Il cielo blu scuro e le luci che spezzano i palazzi in case.

I consigli scambiati mentre ci trucchiamo. Le parole scambiate prima di dormire. Sono momenti che tengo sul cuore.

Ho deciso di parlare con le persone che mi portano lontano da chi sono o vorrei essere. È l'urgenza di autenticitá che sento dentro, quel non riuscire più a tollerare i giochi di chi si sente più furbo, di chi predica a gran voce a e vive b.  Mi sento piú leggera e piú forte. Imparo dalla flessibilitá del corpo quella della mente.

domenica 7 ottobre 2012

tu non chiedermelo

Non sono pronta a rivederti con loro intorno,non loro,non lei,non tu.
Odio il mio essere annodata quando dentro sento il bisogno di autenticitá. Non mi piaccio in questo rapporto. E sono  terribilmente arrabbiata per la tua invasione nel mio spazio sacro. E mi arrabbio perchè è malata questa tua proposta!!La odio.
Mi sono ricordata com'era quel mio cuore,è bastato un profumo e ho capito che quello non fa per me, che mi consumerebbe,che non mi lascerebbe spazio per altro,che non sarei io,non avrei spazio per evolvermi. Quinddi no,ancora di più non sono pronta per essere tutte insieme. Avrei troppo bisogno di verbalizzare questi silenzi lunghi un anno e avrei bisogno di respirare tutte le emozioni che mi attraverserebbero. Ho bisogno di potermi sentire anche se significa sentirmi tremare e morire.
Ho bisogno di andarci per la persona che sono. Ho voglia di rinunciare per la paura di ritrovarmi la persona che ero. ..il dolore è semplicemente la sorpresa di non conoscersi. (merini)

venerdì 5 ottobre 2012

Il taglialegna

Chissá cos'ha fatto click. Chissá qual è stata la goccia, ma è successo che semplicemente ho smesso. Ho tagliato l'albero. E lo faccio con una distanza che non so spiegare. Ci sono ancora, ma senza tutto il bagaglio emotivo che c'era. ..e chissà, mi continueró a chiedere se alla fine lo portassi solo io.

mercoledì 3 ottobre 2012

October

Ottobre è arrivato con tutto il suo arancione.

 E' buffa la popolazione dello yoga, ci sono tutte le età e tutte si mischiano e sorprendetemente chi è più flessibile è chi non è proprio nel fiore degli anni. Sorrido. Mi faccio più silenziosa nella mia pratica e affiorano verità dal mio respiro scomposto e lento. 
Ho preso una cioccolata al cucchiaio con due amiche e nell'autenticità dei sentimenti che mettiamo come biscotti sul tavolo, trovo la forza di guardarmi senza giudizio. Ringrazio per le loro parole, per l'energia verde e rosa che scorre e si trasforma. 
Scopro che se solo mettiamo una punta di tutta la comprensione e l'amore che riserviamo alle -nostre persone- verso chi siamo noi, allora possiamo fare un grande respiro e sentirci meno debitori, meno sbagliati, meno brutti, meno impacciati.
Imparo che il dolore si supera, ma per farlo bisogna sentirlo con ogni cellula del proprio corpo, non si può barare con le emozioni.

lunedì 1 ottobre 2012

It's already here

Quando la gente comincia a meditare o lavorare con qualche tipo di disciplina spirituale, spesso pensa che in qualche modo migliorerà,la qual cosa è una sorta di aggressione sottile contro ciò che realmente è. È un po' come dire: «Se facessi un po' di moto, sarei una persona migliore»; «Se solo potessi avere una casa più bella, sarei una persona migliore»; «Se meditassi e mi dessi una calmata, sarei una persona migliore»...
Ma la benevolenza - maitri - verso noi stessi non significa eliminare qualcosa. Maitri significa che possiamo ancora essere fuori di testa dopo tutti questi anni; che possiamo ancora essere arrabbiati dopo tutti questi anni; che possiamo ancora essere timidi, o gelosi o privi di sentimenti di autostima. Il punto non è cercare di buttarsi via e trasformarsi in qualcosa di meglio. È farsi amici di ciò che siamo. Il terreno della pratica siete voi o io o chiunque sia, adesso, così come siamo. Questo è il campo, questo è ciò che studiamo, questo è ciò che veniamo a conoscere, con un interesse e una curiosità formidabili.
(Pema Chödron - Se il mondo ti crolla addosso)