martedì 29 gennaio 2013

Di me in lei

Un giorno, durante i terribili giorni dell'abbandono, la mia insegnante di meditazione, nonchè counselor, mi disse che quello che noi cerchiamo nell'altra parte in una relazione lo abbiamo giá dentro di noi.
È qualcosa a cui ho pensato a lungo e per certi versi ho capito col tempo, ma non del tutto o forse del tutto, ma con qualche dubbio ancora.
S. mi dice spesso che il mio cercare relazioni simbiotiche non è sano. Le do ragione anche se io fatico a tracciare le linee di demarcazione. Oscillo tra relazioni simbiotiche in cui l'altra è molto simile a me per pensieri,valori,interessi.. A relazioni in cui l'altra è l'opposto.
Quando sono in una relazione con qualcuno di molto simile a me...ecco che arriva la relazione simbiotica. Mi chiedo se poi sia cosí sbagliata cosí come mi chiedo allo stesso tempo se sia cosí importante essere simili per andare d'accordo.
Rimango tramortita tra le due scuola di pensiero: sono gli opposti che si completano o chi si somiglia si piglia?

....che la mela era una e gli opposti altro non sono che metá di un intero uguale.....lo so.

E forse non ci sono regole, ma solo sensazioni e quando io ho accanto qualcuno di molto simile a me o qualcuno che ammiro...io perdo totalmente la testa. Ma qui si ricade,in loop,nel mio perpetuo cercare una guida, un maestro. ...e invece dovrei cercare una Compagna. Pari.

10 commenti:

  1. Io ti adoro.
    Togliendo questo.
    Credo sia un problema che hanno molto persone. Non ho mai ben capito se gli opposti si attraggono, sinceramente per me è tutta una cazzata e presa in giro. Come amare o star bene con qualcuno opposto a me? Come star bene se la pensa diversamente? Ma poi...ti imbatti in persone simili, molto simili a te, va avanti per un lasso di tempo relativo. Ci stai bene ok, e poi? E poi dici che noia. Che monotonia, basta. E te ne vai...lasciando la mano di quella persona e svolti alla prima traversa. Spezzando inconsciamente quel qualcuno.
    E poi, di nuovo tutto da capo. Da sola, ma con il bisogno di un'altra metà. Anche momentanea, non so. Ma deve esserci...
    E, opposta o simile?
    Io non lo so...
    E non lo capisco.
    Ma è vero, il bisogno di una guida, di un chiodo a cui si essere legati e che oltre quel raggio a 360° non riesci ad andare serve. Perchè si.
    E, opposto o simile?
    Dici alla Pari...io non so neanche come possa essere una persona alla pari.
    bises

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    1. Aria <3
      Forse,poi,alla fine l'unica cosa che conti veramente è stare bene e queste sono solo parole soffocate che si ammassano nella testa!! Che fatica l'equilibrio!
      Baci :)

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  2. Per vivere in modo sano una relazione non dobbiamo fonderci con l'altra, perché annienteremmo noi stesse e questo non è costruttivo. Il giusto è accettarsi l'un l'altra come si è, con le nostre differenze e similitudini. Ovvio che una persona molto diversa (l'opposto) attrae perché fa venire a galla in noi dei potenziali (se facciamo tesoro di ciò, riusciamo a tirare fuori da noi le stesse peculiarità che tanto ci piacciono nell'altra).
    Premesso ciò, è pur ovvio che una base comune bisogna averla o la vedo difficile trovare un'intesa sul lungo corso. Magari nella fase d'innamoramento le cose vanno bene anche con gli opposti perché si è inariati e si è disposti ad accettare di tutto, ma poi?
    Simili ma diversi quanto basta è meglio.

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  3. anima, cerchiamo ciò che ci completa. se vuoi una guida, cercala. sapendo però che i bisogni mutano e così gli amori. e quando sarai pronta per fermarti- se lo sarai- fermati. non sprecare neppure un giorno a scegliere in base al giusto e allo sbagliato se non lo senti tuo.
    in amore, nella vita, bisogna fare una sola cosa. essere coerenti con se stessi. che significa ascoltarsi e farsi del bene. il resto verrà da sé.. se una qualche scrittrice non avesse rovinato per sempre il senso di una frase, facendola diventare da baci perugina ti direi "va dove ti porta il cuore". ma leggila nel suo senso profondo.
    segui quella che sei, quello che ti fa stare bene. non ascoltare nessuna S., nessuna counselor, nessuna psicologa. risvegliati vergine dai preguidizi e dalla conoscenza e segui solo te stessa.

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  4. le relazioni sono difficili......
    partendo da questo, le solite frasi gli opposti si attraggono , lascia stare.
    ci deve essere sempre un interesse in comune.
    troppo diversi può risultare più facile, se uno dei due comincia ad interessarsi di quello che piace all'altro. difficile........
    ma anche troppo uguali........si rischia di volere avere sempre ragione, non c'è nessun confronto.
    ma sono discorsi inutili...ognuno deve trovare la persona che la fa stare bene, simile o opposta. non c'è una regola.
    ci vuole pazienza, empatia, sopportazione, fiducia, altruismo.......
    il pensare solo a se stessi , anche se tanto di moda oggi, non costruisce un buon rapporto.
    ci vogliono dei compromessi.........e pochi li accettano.
    lasciati andare , ogni tanto, vivi le cose senza continuare a farti mille domande........quando ho fatto così, io mi sono sposata!
    l'anima gemella? forse no........ho sofferto, mi sono arrabbiata, abbiamo divergenze, ma siamo ancora insieme.
    avrei potuto trovare di meglio? forse.....ma forse anche peggio.
    la perfezione non esiste.......
    a te ora la decisione :)
    un bacio milady♥

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    1. ...oh nad nad,quanto lunga la strada della felicità :)

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  5. Anch'io penso che l'equilibrio stia nel mezzo. Ci vuole una base comune, per non cozzare sulle cose più banali. Ma poi ci vuole la propria individualità ben definita e staccata da quella dell'altro, per non perdere di vista se stessi e poter arricchirsi vicendevolmente nella coppia. E' un equilibrio delicato e costa molta fatica e impegno... quella per me odiosa parola, "compromesso". Trovo che la coppia sia una cosa difficilissima da vivere e mantenere, e credo che bisogna esserci anche portati caratterialmente, anche quando si pensa di aver trovato la persona migliore per noi. Insomma, un casino!

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    1. Felice di non essere sola in questi dubbi amletici! :)

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