Quando la gente comincia a meditare o lavorare con qualche
tipo di disciplina spirituale, spesso pensa che in qualche modo
migliorerà,la qual cosa è una sorta di aggressione sottile contro ciò che
realmente è. È un po' come dire: «Se facessi un po' di moto, sarei una
persona migliore»; «Se solo potessi avere una casa più bella, sarei una
persona migliore»; «Se meditassi e mi dessi una calmata, sarei una persona
migliore»...
Ma la benevolenza - maitri - verso noi stessi non significa
eliminare qualcosa. Maitri significa che possiamo ancora essere fuori di
testa dopo tutti questi anni; che possiamo ancora essere arrabbiati dopo
tutti questi anni; che possiamo ancora essere timidi, o gelosi o privi di
sentimenti di autostima. Il punto non è cercare di buttarsi via e
trasformarsi in qualcosa di meglio. È farsi amici di ciò che siamo. Il
terreno della pratica siete voi o io o chiunque sia, adesso, così come siamo.
Questo è il campo, questo è ciò che studiamo, questo è ciò che veniamo a
conoscere, con un interesse e una curiosità formidabili.
(Pema
Chödron - Se
il mondo ti crolla addosso)
Parole verissime.
RispondiEliminasi migliora quando si accettano quelle parti di noi che molti tendono a reprimere perché non le sentono loro, perché se ne vergognano ecc... da qui il malessere di tanti.
RispondiEliminamentre con l'accettazione, miglioriamo nel senso che ci riapproppriamo di noi stessi per quello che siamo.
quindi condivido il pensiero.