lunedì 30 gennaio 2012

Perchè forse a volte bisogna arrivare fino alla fine per poter tornare al''inizio, toccare l'estremo per definire i confini del normale.

venerdì 27 gennaio 2012

...where your heart begins

E in silenzio inizia a piovere fino a sentirsi sui vetri delle finestre, sulla grondaia.
Senza lamentarmi, mi manca essere a casa, mi manca la mia vita lì, le mie amiche, i miei amici, la mia cucina, fare l'amore, uscire per l'aperitivo.

People don't stay in foreing country forever.              
At some point they get a call deep inside                   
them to go back to their homeland. The                    
place they understand.                                              

Their heartland.   (Tim Crouch-England)

Le persone non stanno per sempre
in un paese straniero.
Ad un certo punto ricevono una chiamata dal profondo
che gli dice di tornare nella loro madrepatria. Il
paese che capiscono.

  Il paese del loro cuore. (Tim Crouch-England)

E' la condivisione di un'infanzia, di una storia, dei sapori, dei dissapori, dello sdegno, del Colosseo, dell'aria del mare, della parola -mamma-, di un angolo, di uno scorcio, il profumo del caffè...


Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello
che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.       (Erri De Luca, G.)


giovedì 26 gennaio 2012

Scrivo di me,delle persone che amo e che ci sono.
E di quelle che porto dentro perché non sono riuscito a portarle di fianco.
Niccolò Agliardi

mercoledì 25 gennaio 2012

Un topolino

Stanotte ho avuto ospite un'amica che alle 4 doveva prendere la navetta per l'aereoporto. Non si potrebbe avere ospiti nel college e quando l'ho accompagnata alla porticina del mio cortile avevo paura. Come i bambini, avevo paura di essere scoperta e punita.
Tornando a letto avevo addosso la stessa sensazione di quando mi ero svegliata un quarto d'ora prima: il cuore che batteva a mille all'ora. Svegliandomi mi era sembrato di averti sognata di nuovo, proprio per quel cuore che si vedeva battere veloce anche sotto la maglietta e invece non ti avevo sognata, io avevo paura. Quel cuore era la paura e l'ho realizzato quando tornata nel letto non riuscivo a calmarmi. Io stavo così. Io stavo così quando eravamo insieme. Ero terrorizzata dall'idea di perderti, cuore che era diventato il mio cuore. Ma è la paura la misura dell'amore? E' l'ansia della perdita? G. un giorno mi ha chiesto se quando finisce la sensazione: -ohmiodioiosenzal'altrosonoapezzi- allora finisce anche il vero amore..è così? L'amore,l'Amore deve farti battere sempre il cuore così forte forte forte altrimenti non è amore? Bisogna sempre arrivare a pensare che senza l'altra parte si è come monchi, amputati di vita? L'amore non può essere vero se è anche serenità?
Io mi chiedo se amore non sia trovare una storia per la buona notte scritta per te.

lunedì 23 gennaio 2012

Alma mater

E' da un po' che mi consumo nel pensiero di chi vorrò essere dopo la laurea. 
Ciclicamente mi prende l'ansia mentre seguo una lezione di letteratura tenuta da un prestigiosissimo prof di Cam e mi chiedo..sì,ma dove sto andando?
Ho in mente una meta e poi si affollano voci e urli di altri desideri, di altre paure, di me autentiche e di me ideali. Confido sempre nelle sorprese della vita, nelle strade laterali, nelle parallele. 
Ho paura di sbagliare, di non diventare mai autonoma, di non avere mai una casa mia. Eppure, poi, dentro di me, so che tutti questi anni di studio e di sacrifici magari non mi aiuteranno a trovare un lavoro remunerativo e neppure magari quello dei miei sogni, ma hanno forgiato la mia persona, la mia mente, la mia disciplina e questo è quello che muoverà i miei passi.

C'è una differenza sostanziale tra chi ha letto Pennac e chi no!

venerdì 20 gennaio 2012

Lie down

Forse tutto il dolore che proviamo ci serve a capire che non ci ucciderà, che ce la possiamo fare. Se ce l'abbiamo fatta una volta ce la faremo anche un'altra. Forse serve a darci coraggio, a dirci di metterci in gioco ancora, di non smettere.


giovedì 19 gennaio 2012

getting older

Mi sa che sto invecchiando perchè mi adatto sempre meno. Forse a 18 anni il fatto di non avere una vera cucina (ma solo un micronde e un tostapane) e di dipendere dalla cantine non mi avrebbe innervosito,anzi, però adesso mi snerva.
Sono meno flessibile sulla qualità di dove vivo, di cosa mangio, delle persone che fanno parte della mia vita, della mia paura.

mercoledì 18 gennaio 2012

A MidJanuary night's dream

Stanotte ti ho sognata. Sonno denso di sogni angoscianti e strani, come sono sempre i sogni. Non parlo quasi mai di te ormai, ti penso meno anche se mi capiti tra i segnali che il destino lascia scappare e poi ti sogno. Non ricordo nulla se non quest'immagine: io che appoggio la testa sulla tua spalla e tu mi abbracci, sento quel senso di completezza e quiete che ero solita sentire quando stavamo bene insieme.

Nient'altro da dire.

lunedì 16 gennaio 2012

Cam II

Sono tornata a nord e ho portato un po' di casa perchè la vera valigia di chi viaggia sono i biscotti per la merenda, il tè preso dalla mia migliore amica, i pistacchi cacciati a forza del papà, una felpa che coccola, foto. 
Sentire la mancanza di casa è crearne un'altra che tenga al caldo.
Ho preso un'orchidea bianca da mettere alla mia finestra.

lunedì 9 gennaio 2012

è cresciuta una mela

Se esistono le scatole per tutti gli oggetti che l'amore accumula (ho ancora uno scatolone -ilbagaglioemotivo- che tengo sotto lo scrittoio, non lo tocco) , esiste anche una scatola per i ricordi che sono solo immagini del cuore?
Dove finiscono tutti i ricordi? Alcuni mi rimangono attaccati agli occhi incuranti del tempo che è passato, altri mi chiedo che fine abbiano fatto. Con che filtro si registra quello che ci accade, come decidiamo cosa trasformare in ricordo?
Ho paura di dimenticare squarci di bellezza, ho paura di sovrapporre le felicità, gli sguardi.
Come un film che decide di partire quando vuole lui, mentre guido ho davanti voci di vite che ho vissuto.

domenica 8 gennaio 2012

lunedì 2 gennaio 2012

hold on

Per quanto il vento ululi forte, una montagna non può inchinarsi ad esso.

Proposito per il 2012: smettere di ululare alle montagne.