venerdì 29 luglio 2011

Smalto e mascara

Tu rendi le cose complicate dettando regole alle quali non sai stare.

Devo ricordarmi di me che sono donna, spogliarmi di quella pelle da bambina che mi sento quando sono nell'apnea di voi. Mi sento incapace di far provare qualcosa di vero, incapace di portare avanti una relazione, incapace di piacere, incapace di fascino, incapace di giochi, di movimenti.
E invece lo sono.
Ed è un pensiero che mi prende mentre mi metto il mascara e allaccio l'ultimo bottone di una tua camicia. E scatta qualcosa, qualcosa che rende inutile il tuo infrangere le regole, il mio cercarti, il mio volerti qui.
Ti porto dentro e con te c'è sempre la speranza di un domani, ma da donna a donna. Per una volta se tu non mi vuoi io dico: così sono io a non volerti. Per me.

martedì 26 luglio 2011

Mi fido di te. Cosa sei disposto a perdere?

Voglio sapere se sei fedele e quindi pieno di fiducia.

— L’invito, un’indiana della tribù degli Oriah (1890)

sabato 23 luglio 2011

Albero

Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Alda Merini

 

quello che mi piace di quando sono con te è che con te io non posso mentire. Mi costringi a spogliarmi di molte delle mie bugie perchè tu le hai già viste.

venerdì 22 luglio 2011

ma ce l'avrà un'anima?

E mi chiede, come va?
E io come al solito penso di rispondere nei diversi, seguenti modi.
[…]
Oppure potrei dire: adesso che ti vedo capisco quanto mi sei mancata, e la sola idea che tu sparisca di nuovo mi fa morire, ti amo, ti amo, ti amo e se mi rispondi “sarai mica scemo”, giuro che mangio tutti questi pesci crudi e due chili di pane con la mollica poi mi butto nella pozza gelida, mi verrà una congestione annegherò e avrai rimorso tutta la vita.
Alla fine dico soltanto: va bene, insomma, e tu?
Stefano Benni, Saltatempo


l'ironia a volte è l'unica via che ci rimane per restare svegli.

martedì 19 luglio 2011

Il mio giorno migliore (Giorgia)

Viaggerò fino al mare,
passando dal sole, tu mi vedrai,
vengo a prenderti.
Quanto costa l'amore,
nel telegiornale, non crederci,
vengo a prenderti.
Quanto basta ad un cuore,
per dirsi felice di vivere,
tu sorridimi.
Dammi ventiquattr'ore,
ti vengo a cercare
tra Venere, e le lucciole.

Dimmi cos'è
questa luce che viene dall'anima,
e mi fa ballare,
dimmi cos'è
che distende le piege dell'anima,
dimmi cos'è,
è il mio giorno migliore,
migliore, migliore, migliore

Viaggerò senza sosta,
qui nella mia stanza, te ci verrai
sto aspettandoti.
Quanto costa la guerra,
se non c'è speranza di vincerla,
devi arrenderti.
A me basta trovarti,
stanotte ai confini dell'essere,
o non essere.
Dammi un'attimo e arrivo,
mi vesto di scuro, tu mi vedrai,
vengo a prenderti.

Dimmi cos'è
questa luce che viene dall'anima,
e mi fa ballare,
dimmi cos'è
che distende le piege dell'anima,
questa voce che mi parla di te,
dimmi cos'è,
che distende le piege dell'anima,
dimmi cos'è,
è il mio giorno migliore

Dimmi cos'è
questa luce che viene dall'anima,
e mi fa ballare,
dimmi cos'è
che distende le piege dell'anima,
dimmi cos'è
questa luce che viene dall'anima,
e mi fa ballare,
dimmi cos'è,
che distende le piege dell'anima,
dimmi cos'è,
è il mio giorno migliore,
è il mio giorno migliore,
questo è un giorno migliore

sabato 16 luglio 2011

un colpo all'anima

Ci sono dolori che non passano. Restano lì. Si fanno anestetizzare senza scomparire.

martedì 12 luglio 2011

La paura di stare bene

Ci sono cose che sono come campanellini, mi dicono silenziosamente come sto.
- la fame al mattino,
- l'ora in cui mi sveglio,
- quanto tempo ci metto ad addormentarmi,
- quanta insofferenza per un'ora di più a casa,
- quante pagine riesco a leggere di un libro.
Non sono niente eppure mi riportano a quando non mangiavo, volevo solo dormire, non riuscivo a concentrarmi su nulla, dovevo uscire sempre.
Ci sono stati mesi in cui mi sembrava non accadesse nulla capace di smuovere l'apatia che sentivo dentro, nessun dolore era abbastanza grande da scalfire quello che già mi riempiva ogni atomo, nessuna gioia era abbastanza grande da arrivare davvero.
A volte ho paura di scivolare nuovamente, ma a volte la vera paura è di non riuscire più a rimanere senza fiato.
Forse sono diventata più saggia, mi concedo meno, mi proteggo di più. O forse ora non sono capace. Sento la mia migliore amica dirmi che tutto quello che vorrebbe più di ogni altra cosa è stare con lui ed io penso che lo so com'è, io lo so perchè l'ho provato, ma se mi guardo adesso non saprei più dirlo. Saprei? Non riesco ad affidarmi a nessuno, non riesco a perdere la testa anche quando non c'è niente di più giusto. E' ancora torppo presto, non sono pronta a prendermi un'altra dose di dolore. Ho pazienza per me stessa, aspetto di correre e rimanere senza fiato guardandomi. Aspetto.

- Il destino ha un piano.
- Davvero?
- Certamente (silenzio) ma in un altro universo. In questo esistono regole diverse.
                                                                                                  ( The unit)

sabato 9 luglio 2011

a half

"Se soffro è perchè all'origine di me c'è una mutilazione, una separazione. Io sono separato. Ciò da cui sono separato, non so dirlo. Una volta quella cosa si chiamava. Ora non ha più nome." (A. Adamov)

Quando sento il cuore battere troppo veloce mi guardo il petto e cerco di immaginare come dovrebbe muoversi se andasse ad una velocità normale.

Quel sentimento che cuce il cuore all'altro l'ho sentito.

E' un sorriso a labbra strette mentre scirvo.



Io sono la mia metà, la metà di me stessa e nel mio essere mezza sono eterna.

venerdì 8 luglio 2011

che fatica non volerti!

lunedì 4 luglio 2011

Pelote de...

A volte mi sembra che tutte le parole che ho nella testa si riducano a puro nulla, pensieri che squarciano l'ovvio della vita senza a nulla arrivare.
Che sono contradditoria, che l'amore è troppo complicato troppo semplice per ridurlo a gesti logici, che io non ce l'ho il coraggio delle scelte da eroina, che la sofferenza mi fa paura, che l'orgoglio si sotterra col cuore, che non ci posso fare niente ma tu mi fai sempre lo stesso effetto, che però io guardo la mia lei e vorrei stringermi tra le sue braccia notti intere, che nonostante le bugie non riesco a non sentirti tra la pelle, che la moto la voglio, che non so più bene i confini dei miei desideri, che devo partire e ho paura, che se non dovessi partire sarebbe un guaio, che mi mancherai, che vorrei una logica a questo comportamento, che vorrei tornare indietro e correre in avanti, che ho una laurea in letteratura inglese e non ho mai letto gli Ulysses, che venire a compromessi non mi piace, che è giusto solo funziona e sbagliato solo se non lo fa, che non so litigare anche quando dovrei, che la rabbia non so più provarla se non per me stessa, che guardo il cielo azzurro, che a volte vorrei urlare per il dolore che ho sentito, che rido con te e mangiamo pollo alle 4, che la tua mancanza proprio non la voglio sentire sentendola tutti i giorni, che il mio letto è grande e le pareti blu, che odio dovermi accontentare, che sto sorridendo mentre scrivo anche se sento quello spillo nel cuore, che che che che che..

domenica 3 luglio 2011

Le lac

Il sole sull'acqua fa luci che sorridono. Il rumore forte delle moto, un giorno ne avrò una, la gente a passeggio perchè è domenica mattina ed è estate. I bambini nei passeggini, mi giro a guardarti in azzurro. Il caffè bevuto veloce e in piedi. Sporte sulla ringhiera per afferrare questo tempo davanti a noi.
Non mi è mai mancato il lago, a questa partenza lo avrò negli occhi.

A volte mi dimentico di quanto sei bella, di come il tuo sorriso si apra al mattino come un sole, svegliandoci.