di Kirsebær - Le stelle stavan tutte sedute, bimbe nude, dondolando senza fine nell’azzurro le gambe, in fila sopra il margine dei cieli.
giovedì 28 marzo 2013
giovedì 21 marzo 2013
martedì 19 marzo 2013
Asana
Ho cominciato a lavorare con i bambini, in realtà son ormai mesi che lavoro con loro, ma da poco si sono aggiunte due classi di piccolissimi, nido e scuola materna.
I bambini viaggiano ad una velocità diversa, non puoi obbligarli a fare ciò che dici, puoi solo guidarli verso il progetto che avevi in mente, ma ti domandano moltissima flessibilità.
Se lo yoga insegna la flessibilità, fate che sia quella della mente. (L.l.)
I bambini mi portano fuori dalla mia comfort zone, mi fanno uscire dagli schemi di ordine e ne creano uno loro, non resta che adattarsi.
Non so se possa essere il lavoro di una vita, amo l'ordine, ma sento che quello che avrò imparato io alla fine di questo luglio sarà molto di più dei concetti che sarò riuscita a passare a questi piccolissimi. Sono le asana off the mat.
venerdì 15 marzo 2013
In-finito
Ogni filosofia, ogni tradizione, ogni specialitá ha in sè la potenza e la possibilità di renderci felice, io ne scelgo una piuttosto che altre, ma lascio aperta la possibilità di stupirmi. Diffido solo da quelle teorie che hanno una risposta e una spiegazione a tutto.
A me piace la sorpresa. L'uomo è meravigliosamente infinito.
"Contengo multitudini". H.T.
giovedì 14 marzo 2013
lunedì 11 marzo 2013
Le gomme cancellano
Rileggendo vecchissime parole, mi chiedo dove finiscano tutte le promesse, le dolcezze sussurrate o urlate, i progetti, i sogni,... dell'amore.
E forse, l'unico posto dove non perdono mai di veritá è il cuore di chi le ha provate. Che poi la vita passa e porta via, fa mutare, fa arrabbiare, fa quasi dimenticare, sicuramente fa andare avanti, ma chi è riuscito a provare un sentimento lo guadagna per sempre.
giovedì 7 marzo 2013
Scimmie sugli alberi
La mente è un periodico. Ne esce un'edizione ogni quattro secondi.
(Ian McEwan)
martedì 5 marzo 2013
Assenze
A dire la veritá, in quel momento non avevo pensato a "diverse persone", ma solo a Sumire. Né a tutti gli altri presenti in questa storia, né a noi, ma solo a lei, che era l'unica assente.
Murakami
domenica 3 marzo 2013
sabato 2 marzo 2013
"quello che davvero senti"
Problema 1: quasi mai riesco a trasmettere quello che -davvero- sento.
Problema 2: mi sento terribilmente in colpa per quello che provo e non dovrei provare o per quello che non provo e dovrei provare.
Gestisco le mie emozioni come dei doveri, non mi sento autentica.
Ho sempre paura di ferire qualcuno, di non potermi permettere di dire dei no, di dover -semplicemente- adattare il mio sentire al sentire dell'altra persona.
Una cara amica mi dice che non devo sentirmi in colpa e che devo solo trasmettere quello che davvero sento, sia questo rabbia, una delusione, una sorpresa, una gioia, ....
Ma quello che mi chiedo io davvero è dove ho perso la capacità di mostrare il mio dissenso e il mio disappunto. Nella paura di non essere accettata così?
Oggi sono in loop su questo pensiero e poi ho questa citazione nelle tasche (che non c'entra niente,ma è diventata ormai il mio mantra..)
People take different roads seeking fulfillment and happiness. Just because they are not on your road doesn't mean they've gotten lost. (Dalai Lama)