Come l’andare dell’acqua,
lungo il tragitto crea i suoi suoni,
così diventai fiume morente
tra le sue braccia.
Diventai stella
per sposare
la scintilla danzante della sua luce.
di Kirsebær - Le stelle stavan tutte sedute, bimbe nude, dondolando senza fine nell’azzurro le gambe, in fila sopra il margine dei cieli.
venerdì 23 marzo 2012
lunedì 19 marzo 2012
Single espresso
Io non sono la lesbica figa con la canottiera giusta al centro del locale, non sono la ragazza dalle unghie perfette e lo smalto appena messo, il mio si sbava sempre. Io non sono con il trucco sempre a posto, i miei pantaloni non sono abbastanza fintamente usati per rientrare nell'etichetta lesbo chic milanese. Io non sono La Femmina. Io non faccio tardi tutte le sere perchè sono nei locali del naviglio (e non perchè al momento sia in una parte diversa d'Europa =) ). E io non conosco tutte le ragazze che entrano dalla porta, io ordino una birra e mi piace quando è fredda e non fa troppa schiuma. E mi piacciono le donne che non sono "la lesbica figa con la canottiera giusta al centro del locale", mi piace chi tace e mi fa sentire al sicuro.
Ho i capelli troppo corti o troppo lunghi, leggo troppo e mi sono fissata con lo yoga fin troppo, spero di lavorare in un minuscolo teatro d'avanguardia milanese e mentre lo scrivo mi immagino al tavolino del nostro bar con S. e lei, con il suo splendido sarcasmo, mi direbbe che sono intellettualmente stimolante e terribilmente snob. E lo sono. E lo sono per davvero.
Ho contraddizioni come nodi tra i capelli (un profumo sui polsi) e un cuore terribilmente arrabbiato che tengo in una scatola aperta.
E finalmente ne sorrido. Faccio pace con queste due ultime settimane.
Ne sorrido mentre in felpa e sciarpa ordino il mio caffè da Starbucks.
Non mi interessa definire i paletti di chi sono, parto da chi non sono. E sorrido. Sorrido.
E rido anche di un'altra cosa, rido di me stessa, rido del destino che crea triangoli i cui vertici non combaciano mai. A volte penso che l'amore sia il gioco della settimana enigmistica in cui si devono unire i puntini..ma uniti da un cieco.
giovedì 15 marzo 2012
Di-stanze
“Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità.”
— A. Baricco
Mi sveglio ed è come se la città fosse un biscotto inzuppato in un bicchiere di latte, fuori è tutto bianco.
Sono giorni di nervosismo che non si controlla, giorni in cui la distanza geografica sembra niente rispetto a quella dei cuori. La distanza rende tutto irrreale. Avrei voglia della citazione che ho scritto, niente di meno. Invece mi sento perfettamentate al mio posto in questa nebbiosa tazza di nebbia.
Respiro e aspetto che di tornare a casa, ridurre la distanza geografica per ridurre quella dei cuori.
martedì 13 marzo 2012
Corrispondenze
Close your eyes & imagine the best version of you possible. That’s who you really are, let go of any part of you that doesn’t believe it. C.A.
(Chiudi gli occhi e immagina la versione migliore di te stesso. Questo è quello che sei realmente, lascia andare ogni altra parte di te che non ci crede.)
I cambiamenti più grandi sono quelli di infinita piccolezza. Quelli che si riflettono in un pensiero che nasce nuovo e spontaneo mentre guardi una puntata di Grey's.
Io ora ci ricredo. Ci creo di nuovo. Io credo che se esiste lì fuori una persona che ci corrisponde e siamo abbastanza fortunati per trovarla, io ci credo che facciamo di tutto per non perderla. Me ne ero dimenticata, ora me lo sono ricordata.
domenica 11 marzo 2012
sabato 10 marzo 2012
per un albero
Perché lo so benissimo anch’io, come lo sai tu, che giocare è una cosa seria.
La cosa più seria che esista al mondo.
alice nel paese delle meraviglie - L. Carrol
La cosa più seria che esista al mondo.
mercoledì 7 marzo 2012
Disegnerò il passato con i colori a cera
Io mi chiedo dove ti ho perso. Se guardo una foto riconosco i gesti che faresti, le parole che diresti. Un dolore di vuoto della tua voce che pronuncia il mio nome, con dolcezza. Un dolore di vuoto della mia voce che pronuncia il tuo nome. C'è stata dolcezza tra noi, lo diresti? Abbiamo fatto l'amore,lo diresti? Abbiamo litigato, lo diresti? Abbiamo mangiato caramelle nella mia macchina e mele nella tua, lo diresti?
Che strano il passato, i ricordi, rimangono attaccati al cuore eppure perdono colore, bisogna ricordarsi che ci sono altrimenti sembrano così mai stati, così lontani.
I cuori spezzati tornano interi, ma l'orgoglio di averti perso, la gelosia per la vostra felicità..io quelli non so lasciarli andare.
Che strano il passato, i ricordi, rimangono attaccati al cuore eppure perdono colore, bisogna ricordarsi che ci sono altrimenti sembrano così mai stati, così lontani.
I cuori spezzati tornano interi, ma l'orgoglio di averti perso, la gelosia per la vostra felicità..io quelli non so lasciarli andare.
martedì 6 marzo 2012
Lip service
Che guardare un telefilm in cui in un triangolo di donne, la 'terza' si chiama come lei, non aiuta, anzi fa solo male. Che Aristotele non aveva ragione nel dire che è catartico vedere rappresentate le proprie azioni. No,non è catartico, è solo doloroso e ti fa dire: ma il lieto fine esiste? Per qualcuno esiste? O neppure nei film?
Che a volte forse ci si attacca ad un'idea di felicità perchè è più facile che costruirsene una nuova, evolvere,cambiare. Accettare il cambiamento.
lunedì 5 marzo 2012
Respiro con la pancia
Il respiro come ritmo interiore. In questo ascolto si ritrova la calma della mente.
Sono afona di parole, non di pensieri o forse neppure di parole, ma ho iniziato diversi post che sono poi finiti in 'bozze' senza mai essere ripresi.
Sento un'esigenza nuova che non avevo mai provato, è quella di prendermi cura del mio ben-essere. Ora, finalmente, capisco la frase che da due anni la mia maestra di meditazione ripete: la meditazione è il ritorno a casa.
Io mi sento come se avessi iniziato un viaggio per tornare a casa, a me, ed è un viaggio tutto al futuro pur essendo di ritorno. E' un viaggio verso la costruzione della persona che voglio essere.
E sono la solita idiota di sempre, i miei capelli continuano ad avere un taglio asimettrico e i miei jeans sono strappati, non mi sono trasformata in una santona tra incensi e campane tibetane, solo sono più attenta a quello che mangio, alla qualità, pratico yoga troppe volte a settimana, ho una spazio di silenzio in cui resto in ascolto e respiro con la pancia.
E rido quando gli altri portano la gamba sulla spalla e la mia al massimo arriva al gomito =) keep on smiling!
sabato 3 marzo 2012
Saturday morning
Mentre passeggio lo sguardo cade sulla donna che sarei potuta essere. Mi prude un po' la cicatrice di quella donna che non sono, che non sarò mai..e che invece sei tu, uch! Però è un pensiero lieve, che lascio portare via dal vento, sono stanca di fare la conta di chi manca alla festa e di non ringraziare invece chi alla festa è venuto.
Sento una nuova libertà sulla pelle, nessuno mi dice più cosa leggere.
I contorni si fanno un po' più netti, ancora in controluce.
venerdì 2 marzo 2012
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