giovedì 1 settembre 2011

Su Bologna c'è sempre la luna


Chilometri a scendere, chilomentri a velocità di treno e di macchina. Accenti che cambiano, aria che si dirada. Ricordi di una strada già fatta, ricordi che si fanno freschi ad ogni passo.
La sabbia, le conchiglie, la spianata. L'acqua, i castelli di sabbia, la piadina.
Silenzi, mancanze, parole, risate, vino, amiche nuove, un amore.
In un tempo che si dilata.
Ho il cuore un po' confuso, gesti contradditori, una testa con pensieri alla soia misti a occhi nocciola. 
Mani piccole e una pelle che curo con il doposole. A volte mi sembra di aver perso un sacco di tempo, di non averti guardata abbastanza, di perderti tra le dita. 
Forse sapere di averti ha fermato la mia conquista, mi addormento tra le tue braccia. Riposo.
Di alcune cose accetto il peso che hanno sulle mie spalle. Di alcuni ricordi accetto l'interferenza tra i pensieri. Di alcune cose accetto il dolore che non se ne va.
E' finito il tempo per alcune cose. Per altre non finisce mai. 


Pezzi di amore eterno, pezzi di stagione.

1 commento:

  1. anima.. è bello questo post e un po' triste, come lo sono sempre le cose belle..da qualche parte, chissà quando nella memoria si è cristallizata l'idea che per valere una cosa deve essere irraggiungibile, e se proprio dev'essere raggiungibile, che sia difficile, e se proprio dev'essere non difficile, che non possa durare.
    è quel cristallo che deturpa la fluidità e la semplicità dei pensieri, che confonde le scale di priorità.
    bisogna trovarlo e con pazienza smussarlo finchè non assomiglierà a quesi sassolini rotondi, levigati e opachi che erano vetro ma che il mare con infinita caparbia ha reso innocui

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