lunedì 30 settembre 2013

Labili confini

Si dice che se lo yoga insegna la flessibilità dovrebbe essere quella della mente. Ma io fatico a tracciare i confini tra flessibilità e incoerenza. 
Sabato sera sono andata in un locale -arcobaleno- ed era tantissimo che non uscivo in posti così, è stato un tuffo che all'inizio mi ha caricata di energia, ma arrivate le 2, arrivata la rissa tra una mia amica e la sua ex, ho capito perché avevo smesso di frequentare quel genere di posti. Troppi drammi. 

La coerenza non è più di moda, mi ritrovo a ripeterlo tra i pensieri e le parole di questi giorni. Non so fino a dove posso arrivare a pensare senza sconfinare nel giudizio. Mi chiedo fino a dove sia flessibilità la capacità tutta lesbica di tornare, sempre, la migliore amica della propria ex e dove invece diventi incoerenza.
A forza di rispettare tutte le decisioni altrui (che lo so, non è condividere!) si rischia di sconfinare nel relativismo più bieco dove tutto va bene perché niente può essere sbagliato. La coerenza non come granitiche statue di marmo, fossili nei nostri pensieri e nei nostri sentimenti, ma come maturità e grazia di accettare il cambiamento. Flessibilità come capacità di farsi acqua per saper scorrere via e rinnovarsi.

1 commento:

  1. La mente è flessibile.
    Il cuore è incoerente.
    L'incontro è quello di due mondi che devono conoscersi e trovare un'intesa.
    Bacio

    RispondiElimina